Final Fight: E' un videogioco di tipo picchiaduro a scorrimento ideato da Yoshiki Okamoto e sviluppato nel 1989 dalla Capcom. Nato come possibile sequel di Street Fighter (il suo nome doveva essere Street Fighter '89), ha imboccato una sua strada ben precisa diventando uno dei più celebri picchiaduro a scorrimento, grazie all'innovativo gameplay capace di influenzare tutte le successive produzioni Capcom del genere (Cadillacs and Dinosaurs, Warriors of Fate, Captain Commando, The Punisher...) che hanno avuto sicuramente più successo dei vari sequel di Final Fight. In Italia è quasi più noto il bootleg Final Crash, identico all'originale tranne che per la schermata iniziale del titolo: è difatti una produzione della Playmark, azienda italiana al tempo nota realizzatrice di bootleg. La versione occidentale del gioco è parzialmente censurata: nella versione giapponese quando Damnd fa vedere a Mike Haggar sua figlia Jessica, questa è in reggiseno. La vicenda è ambientata in una città immaginaria simile a New York, Metro City, dove un'organizzazione criminale denominata Mad Gear (Mad Gear è anche il nome di un precedente videogioco della Capcom) rapisce Jessica, figlia del sindaco della città Mike Haggar, che in precedenza non aveva accettato di collaborare con i malviventi guidati dallo spietato Belger. A questo punto Haggar, che è un ex professionista di Wrestling, decide di trasformarsi in vigilante supportato dal fidanzato di Jessica, l'esperto di arti marziali Cody, e dal suo sparring partner Guy, abile nell'arte Ninjitsu.
fonte:wikipedia